Dimora Storica
La Storia
Appena varcata la soglia del maestoso portone di Palazzo Laura ci si immerge in un’atmosfera fuori dal tempo, dove gli oggetti, l’architettura, i silenzi e persino la luce ci trasportano in un viaggio indietro nel tempo di almeno 100 anni.
Palazzo Laura fu costruito alla fine dell’Ottocento in occasione delle nozze tra Donna Candida Donnicola e l’avv. Antonio Cacciatore. Oggi è un bellissimo B&B in cui gli ospiti possono trascorrere una splendida vacanza nel Salento vicino alle spiagge di Pescoluse e Torre Vado.
Il ricordo…
Il palazzo nasce come palazzo “Cacciatore – Donnicola” e come tale è conosciuto ancora oggi tra gli abitanti del luogo e nei paesi limitrofi. La storia è un qualcosa di indelebile e, come tale, la storia di palazzo Cacciatore è la storia di uomini, di idee, di vissuto di questa importante famiglia che ha profuso generosità e che ha rappresentato per diversi anni un punto di riferimento per la comunità locale. Per questo motivo le stanze che oggi accolgono gli ospiti del B&B Palazzo Laura, portano il nome dei proprietari del palazzo, senza dimenticare l’amata governante, Iaia.
Restauro conservativo
Non ci sono date precise relative alla costruzione del palazzo ma sappiamo che le nozze furono celebrate nel 1906 e che per costruirlo furono necessari almeno 10 anni. Pertanto la perizia tecnica ha stabilito che la data di inizio dei lavori risalisse all’incirca intorno al 1896. Gli esperti parlano di un nucleo più antico preesistente alla dimora abitativa che coincide con degli ambienti situati nella parte inferiore del palazzo, al di sotto del pianterreno e identificabili con le mangiatoie e con l’aparo. Il palazzo non ha subito modifiche sostanziali nel corso del tempo, ad eccesione della realizzazione di pitture murali, di scuola napoletana, fatte eseguire in pieno periodo Liberty nella camera padronale, nella sala, nel salottino della musica (in cui vi è a tutt’oggi un pianoforte a muro e numerosi spartiti ed operette dell’epoca) e nella sala da pranzo (quest’ultimo realizzato dal maestro Davide Giannetta da Ortelle).
La storia narra che il padre della Sig. ra Candida, Niccolò Donnicola, desiderava che la propria figlia si stabilisse, una volta sposata, a Morciano di Leuca. Niccolò Donnicola, però, non riusciva a trovarle uno sposo disposto a questo: tutti i pretendenti possedevano nel proprio paese castelli, palazzi baronali o marchesali e non intendevano trasferirsi in altri luoghi, finché un giorno arrivò la proposta di matrimonio dell’avv. Cacciatore, proprietario terriero di Miggiano. Il padre di quest’ultimo, Vincenzo Cacciatore, assecondò il desiderio di Niccolò Donnicola, pronunciando queste testuali parole: “vuol dire che costruiremo a Morciano una bella casa per gli sposi”.